Chiurgia ricostruttiva della mammella

La chirurgia ricostruttiva della mammella ha l’obiettivo di ottenere una neo-mammella simile alla controlaterale, di solito viene eseguita in seguito a una mastectomia, una nodulectomia o un altro tipo di trauma.  

La ricostruzione della mammella con protesi prevede l’inserimento di una protesi mammaria in silicone o in poliuretano nel torace.  

La ricostruzione della mammella con lembo autologo prevede l’uso di tessuto prelevato da altre parti del corpo e da questo tessuto si ricostruirà un nuovo seno. Le aree di maggior interesse per questa procedura sono la regione addominale e la regione dorsale. Se ce ne fosse bisogno, in un secondo momento, il volume della neo-mammella può essere ulteriormente aumentato con lipofilling (iniezione di grasso autologo).  

Da cosa dipende la scelta della tecnica di ricostruzione? Da diversi aspetti tra cui la dimensione del seno da ricostruire, la posizione del tumore, tipo di mastectomia e terapie oncologiche, le preferenze stesse della paziente che dovrà subire l’intervento.

Ricostruzione della mammella - Marco Calapai - Chirurgia ricostruttiva

La ricostruzione della mammella può avvenire in maniera immediata o differita

Immediata quando la mammella viene ricostruita contestualmente all’intervento di asportazione del tumore mediante inserimento di una protesi al di sotto del muscolo gran pettorale (parte superiore della protesi) e, se possibile, anche sotto i muscoli serrato e retto dell’addome, parte inferiore della protesi. La ricostruzione in un tempo con posizionamento immediato di una protesi definitiva può avvenire quando la localizzazione e la dimensione del tumore permettono di conservare l’interno rivestimento cutaneo ed il complesso areola-capezzolo, la mammella è di dimensioni medie e i muscoli che intervengono nella copertura della protesi sono trofici e abbastanza estesi, è sempre più frequente l’impiego della matrice dermica di origine animale o umana, che con il muscolo gran pettorale, avvolge la protesi, dandole più copertura. Quando la mammella è ptosica e di dimensioni medio-grandi in questi casi nel corso della mastectomia viene ridotto l’involucro cutaneo.

La ricostruzione della mammella differita viene eseguita in un secondo momento

In questo caso contestualmente all’intervento di asportazione del tumore si procede all’inserimento di una protesi temporanea retromuscolare, e circa sei mesi dopo viene sostituita con protesi definitiva.

Si preferisce questa tecnica quando le caratteristiche dimensionali e la localizzazione della neoplastica richiedono l’asportazione di una certa quantità di cute e quando la dimensione del tumore permette di mantenere l’intero rivestimento più il complesso aereola-capezzolo, con mammelle di dimensioni medio piccole ma i muscoli non sono abbastanza estesi o trofici.

Ricostruzione della mammella prostesi - Marco Calapai - Chirurgia ricostruttiva

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